La nuova Circolare del Ministero dell’Ambiente sulla gestione operativa degli stoccaggi di rifiuti: ennesima “doccia fredda” per gli impianti
A Marzo le novità per gli impianti che gestiscono rifiuti sono cadute “a pioggia” e non sono purtroppo positive.
Prima la delibera della Regione Veneto sulla gestione dei materiali End of Waste “caso per caso”, poi la sentenza del Consiglio di Stato che – su sollecitazione della stessa Regione Veneto – mette in discussione la sopravvivenza stessa dell’End of Waste “caso per caso”, così azzerando un “lavoro” di anni e anni delle Associazioni di categoria e degli operatori del settore su questo fronte (tema discusso nel nostro precedente articolo LINK), e ora il Ministero dell’Ambiente pubblica sul proprio sito – esclusa altra forma di pubblicità legale – la circolare del 15 marzo recante “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”, una inaspettata “doccia fredda” per gli impianti.
La circolare nasce con lo scopo, visti i frequenti incendi negli impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti, di fornire una linea guida omogenea a tutte le strutture territoriali di competenza per l’esecuzione dei controlli, linea guida che ha tuttavia, per come formulata, ricadute pesantissime sulle autorizzazioni e sulla operatività degli impianti.
L’intero settore auspica un innalzamento del livello e del numero di controlli al fine di scongiurare l’ennesimo incidente e di uniformare le regole. Quello che però lascia turbati è la serie di requisiti fortemente “consigliati” che vanno ben oltre i termini e le condizioni fissati dalla legge e nelle autorizzazioni ambientali, andando ad intervenire anche in aree di competenza non ascrivibili al Ministero dell’Ambiente, come per esempio quella dei Vigili del Fuoco. Un simile provvedimento avrebbe dovuto essere concertato e comunque essere adottato in forma regolamentare e non certo di circolare!
Come ed in che termini gli impianti si dovranno adeguare? Lo dovranno fare di propria iniziativa o il riesame autorizzativo sarà avviato d’ufficio dalle Autorità competenti? Che livello di vincolatività hanno i requisiti fissati dal Ministero? In sede di controllo verrà chiesto agli impianti di osservare direttamente i requisiti fissati dalla circolare anche in assenza di un recepimento in autorizzazione? Con quali conseguenze sul piano sanzionatorio? E quali saranno, ancora, le conseguenze sui CPI già rilasciati?
Assorecuperi ha deciso di attivarsi concretamente e di vagliare ogni possibilità per tutelare i propri soci.
Per questo è indetta un’Assemblea pubblica, presso l’Unione del Commercio di Milano in Corso Venezia, 47 per il giorno 19 aprile 2018 ore 10,00 per discutere il seguente Ordine del Giorno:
1. La sentenza sull’ “End of Waste caso per caso” del Consiglio di Stato: quali effetti sulle autorizzazioni in essere? Cosa rischiano gli operatori?
2. La Circolare Min. Ambiente 15/03/2018 sulla gestione operativa degli stoccaggi di rifiuti: quali effetti sulle autorizzazioni in essere? Cosa rischiano gli operatori?
3. Assorecuperi e le possibili azioni delle singole imprese
4. Discussione
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